Il libero è uno dei ruoli più affascinanti della pallavolo, spesso poco considerato dai fan, ma in realtà fondamentale per la buona riuscita della partita: andiamo allora alla scoperta di questo ruolo e scopriamo cosa fa, esattamente, il libero nella pallavolo.
Quando e perché è stato introdotto il ruolo del libero e di che si tratta? Leggete l’articolo per saperne di più.
Il ruolo del libero nella pallavolo: le origini
Il ruolo del libero nella pallavolo è il più “giovane”: infatti, la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB) ha introdotto questa figura in campo solo durante il campionato mondiale del 1998, dopo alcune sperimentazioni in campionati minori, seguita poco tempo dopo anche dalla FIPAV, in Italia.
Questo ruolo si contraddistingue dagli altri a primo impatto per una questione estetica, visto che indossa una maglia di colore diverso rispetto agli altri compagni di squadra. La ragione dietro questa scelta risiede nel fatto che il libero deve essere sempre ben individuabile sul campo, soprattutto dall’arbitro, sia per il carattere ben preciso del suo ruolo sia perché è soggetto a regole del tutto esclusive.
Quali regole deve seguire il libero?
Sebbene al libero non sia precluso del tutto lo svolgimento degli altri fondamentali, le sue specialità sono di certo la difesa e la ricezione. Proprio per questo, la sua zona di gioco consiste di solito solo nella seconda linea, quindi il libero opera nelle zone 1, 6 e 5, al posto di uno degli altri giocatori.
I limiti del ruolo del libero
Le limitazioni non finiscono qui; infatti, nello specifico, i giocatori che ricoprono il ruolo del libero non possono:
- andare al servizio;
- murare;
- finire un’azione d’attacco, nel caso in cui colpisca il pallone sopra il bordo superiore della rete.
Inoltre, nel caso in cui il libero si trovi nella zona d’attacco, è bene ricordare che può servire uno dei suoi compagni solo con i bagher, se la squadra vuole concludere l’azione con una schiacciata o con un altro dei fondamentali di attacco. Infatti, quando un libero tocca la palla con un palleggio nella zona compresa tra la linea dei 3 metri e la rete, gli altri giocatori non possono terminare l’azione d’attacco. Il libero, quindi, di solito effettua il palleggio oltre la linea dei 3 metri e solo quando i palleggiatori si trovano in difficoltà e non riuscirebbero a recuperare una palla perché troppo lontani.
I vantaggi del ruolo del libero
Il libero è quindi un giocatore molto specializzato, che garantisce la migliore difesa e ricezione possibile alla sua squadra. Ciò è possibile grazie al più grande vantaggio di questo ruolo: le sostituzioni che lo coinvolgono durante la partita sono illimitate e possono avvenire senza richiedere l’autorizzazione dell’arbitro. L’unico vincolo è che la sostituzione deve avvenire prima del fischio che autorizza il servizio, a gioco fermo. Di solito, un libero entra in gioco al posto del centrale, non appena questo ha concluso la sua azione di battuta, ed esce nel momento in cui entrerebbe in prima linea, per essere sostituito da un altro centrale, e così via.
Quali sono le caratteristiche del libero nella pallavolo?
Ogni squadra ha diritto a indicare fino a due giocatori nel ruolo di libero, che di solito si distinguono, oltre che per la maglia, anche per alcune caratteristiche tipiche di questa posizione. Spesso, si pensa che i giocatori di pallavolo debbano tutti per forza essere alti, ma non è necessariamente vero: chi gioca nel ruolo del libero necessita, infatti, di grande agilità e mobilità, quindi avere un baricentro basso risulta essere più favorevole.
L’altezza, dunque, non è un prerequisito fondamentale per giocare nel ruolo del libero, anzi, può in questo caso rivelarsi un vantaggio essere più bassi: invece, una spiccata capacità coordinativa e una buona attitudine percettiva sono caratteristiche da ricercare assolutamente in questo giocatore.
Il libero deve avere prontezza nello slancio e sapere come adattare la propria tecnica di gioca alla ricezione e alla difesa, che richiedono attitudini diverse. Inoltre, deve anche avere un buon piano di rimbalzo e saper interpretare al meglio l’alzata avversaria: a seconda della posizione dei giocatori avversari, il libero dovrebbe essere in grado di reagire in maniera differente, per garantire sempre la migliore difesa possibile.
Proprio per questo, è indispensabile che i giocatori che rivestono il ruolo del libero indossino delle scarpe tecniche adatte a questo ruolo. Sono particolarmente consigliate delle scarpe basse ed estremamente fascianti, morbide e leggere. Un esempio sono le Wave Luminous 2, che offrono un’estrema ammortizzazione e grande vestibilità, grazie alla costruzione a stivaletto dynamotionfit: comode e sicure, riescono a tenere bloccato il piede con facilità e a garantire stabilità. Anche le Nerburer Bullistic FF 2 W sono un acquisto perfetto: sono flessibili e resistenti e tutte le loro componenti garantiscono grande stabilità e sicurezza durante le azioni in campo, anche quelle più brusche.