La pallavolo, a differenza di altri sport come il calcio, non ha una durata fissa: la partita finisce quando una delle due squadre in campo si aggiudica tre dei cinque set che compongono la partita. Capire quanto dura una partita di pallavolo, quindi, è un po’ complesso, anche se è possibile fare delle stime. Per rispondere al meglio alla domanda bisogna però fare un salto indietro nel tempo. Già, perché con l’avvento delle dirette televisive, le esigenze sono cambiate e così anche le regole di gioco e la durata delle partite.
Dal cambio palla al rally point system
Nel 1998, il presidente della Federazione Mondiale Pallavolo, Ruben Acosta, abolì la norma del cambio palla, in vigore fino ad allora, a favore del rally point system, una regola che prevede l’assegnazione del punteggio dopo ogni servizio. Con l’introduzione del rally point system, sono cambiati sia la durata complessiva del set di gioco sia la durata delle gare.
L’introduzione del rally point system, infatti, è stata proprio pensata per ridurre la durata delle partite, che prima era spesso molto lunga. Cosa è cambiato nel concreto? È semplice: con il rally point system, a ogni servizio viene assegnato il punto, mentre prima, durante i primi quattro set, se una squadra sbagliava il servizio non perdeva il punto, ma solo la palla: il cambio palla non era altro che la possibilità di andare in battuta da parte della squadra avversaria.
Rispetto al primo sistema, il set si conclude ai 25 punti (e non ai 15), sempre con 2 punti di vantaggio di una squadra sull’altra; in mancanza di questa condizione, il match prosegue a oltranza. Qualora le squadre si trovassero in una situazione di parità, essendosi aggiudicate entrambe 2 set, si procede a un quinto e decisivo set chiamato tie-break, con l’obiettivo di raggiungere i 15 punti, mantenendo comunque la regola dei 2 punti di scarto.
Quanto dura una partita di pallavolo?
La durata di una partita dipende dalla somma delle singole azioni di gioco, che possono essere:
- brevi (fino a 3 secondi), quando viene sbagliato il servizio o si fa un punto diretto;
- standard (dai 3 ai 5 secondi), quando la squadra in ricezione compie un’azione completa e fa punto;
- lunghe (oltre i 5 secondi), quando la squadra in ricezione riesce a svolgere un’azione completa, ma non a fare punto: la durata, in questo caso, può superare anche i 20-30 secondi, fino a che una delle due squadre non ha il sopravvento.
Quanto dura, allora, una partita di pallavolo? Dal 1998 a oggi, la durata media di una partita di volley si attesta attorno ai 100 minuti (poco più di un’ora e mezza, dunque), ma in realtà esistono diverse variabili che possono incidere sul tempo totale di un match.
Una partita di pallavolo finisce solo quando si raggiungono i punti necessari – e ci si aggiudica i set – per vincere; ciò significa che se due squadre, più o meno, si equivalgono dal punto di vista tecnico, una partita può durare anche due ore e mezza, mentre se una delle due formazioni è tecnicamente avvantaggiata e vince per tre set a zero, la durata del match può essere anche di soli 75 minuti.
Elementi che aumentano la durata media delle partite
A influire sulla durata della partita, poi, sono anche altre regole che sono state introdotte negli ultimi 25 anni, come per esempio la figura del libero, che ha fatto la sua apparizione nel 1998 e che ha contribuito ad allungare i tempi dei match grazie al rafforzamento delle azioni difensive e all’aumento delle possibilità di mantenere in gioco la palla, il che ha avuto come conseguenza diretta la necessità di più tempo per chiudere un punto. Inoltre, nella durata finale complessiva hanno il loro peso anche:
- le pause: si tratta sia del tempo che passa tra il momento in cui un’azione finisce, con la palla che tocca terra, e quello in cui inizia la successiva, con un nuovo servizio, sia dei minuti (3) che passano tra la fine di un set e l’altro, quando le squadre cambiano campo;
- il time out: il time out, nella pallavolo, dura trenta secondi e permette agli allenatori di parlare direttamente con gli atleti in campo. Considerando che ogni squadra può chiedere due time out di trenta secondi per ogni set, è chiaro che i tempi della partita potrebbero dilatarsi.
Anche la tecnologia può spesso contribuire ad aumentare la durata dei match di pallavolo, grazie al video check. Che, se da un lato permette di verificare la correttezza o meno di un’azione, dall’altro interrompe il gioco, allungando i tempi di svariati minuti.